Collane

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    • Autore: Elena Santilli
    • Collana: Artes
    • Dati: 2016, 152 pagine, brossura

    Un estratto di storia, un mito di acque, una misteriosa divinità. Sono questi i temi emergenti dalla monografia Aquae Cutiliae - Tempus Tantum nostrum est. L'autrice offre al pubblico un saggio di ricognizione, una ricostruzione degli elementi parlanti di uno dei borghi più accattivanti del territorio reatino, Cotilia, capace di definire i caratteri della storia ambigua della zona della Sabina interna, dalla preistoria all'epoca augustea.

    Dopo aver ripercorso le vicende storiche, belliche e giudiziarie degli abitanti del reatino per mezzo di una fedele lettura delle fonti classiche letterarie, il saggio si occupa di analizzare la tipicità amministrativa della piana Reatina e di San Vittorino, per giungere a una descrizione dei caratteri tipici del centro cutiliense nella tradizione antica. Cosa cela o rivela il toponimo Aquae Cutiliae? Chi è la dea Vacuna? Cosa ci dicono i resti archeologici delle Terme di Cotilia?

    Viaggiando nel tempo attraverso documenti, epigrafi, immagini e letteratura, il saggio tenta di rispondere e problematizzare scientificamente queste domande, proponendo e risolvendo molti altri dubbi e curiosità sulle tradizioni di Cotilia.

    Appellandosi sempre al principio di fedeltà storica, l'autrice offre uno strumento, una lettura affascinante che, rivivificando leggende, territorio e documenti, si pone come la premessa di un più consapevole rapporto con le fonti storiche del territorio, una premessa capace di far luce su un passato non sempre troppo esplicito eppur denso di sensi e significati.

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    Sfide

    12,00
     
    • Autore: Marco Fuggetta
    • Collana: Reate
    • Dati: 2017, 176 pagine, brossura

    La speranza di una prospettiva migliore o la certezza di una crisi inarrestabile? Il futuro della provincia di Rieti e, più in generale, della zona centrale del nostro Paese è il tema portante del libro.

    Dalla sfida della ricostruzione post-terremoto alle nuove opportunità dell'area della logistica a ridosso della Capitale, dalle possibilità economiche legate alle risorse ambientali al rapporto con i territori limitrofi, il libro offre una panoramica su diversi dossier che il Reatino si troverà ad affrontare negli anni a venire, spesso come conseguenza di processi avviati ormai da decenni.

    Quale direzione intraprenderà il nostro territorio? Quale sviluppo stiamo perseguendo? Siamo davvero destinati al declino o possiamo risalire la china? Il libro, attraverso numerose interviste ai protagonisti della vita politica, sociale ed economica (tutte realizzate tra ottobre e dicembre 2016), offrirà al lettore la possibilità di maturare la propria risposta/opinione a queste e altre domande.

  • ECCO IL PRIMO CAPITOLO, E' GRATUITO! Scaricalo qui Fame plastica primo capitolo
    • Autore: Nicola Brizio
    • Collana: Humor
    • Dati: 2017, 96 pagine, filorefe
    Anno 2053. Lo sguardo cinico del protagonista si posa su una metropoli sopraffatta dalla depravazione fisica e morale. I mali dell’esistenza incombono senza pietà: la corruzione politica, la mercificazione della donna, le fragilità dell’essere umano, il dominio incontrastato della droga, il bisogno di mostrarsi sacrificando persino la propria dignità. Fame plastica è la storia di un viaggio all’interno di una società malata, solo all’apparenza lontana da quella attuale. Ogni incontro lascia un solco nella vita del protagonista che sembra incapace di provare emozioni, e si mescola con le scene successive fino a farsi nuovo incontro, e quindi nuovo sconvolgimento, nuova sofferenza, in un circolo vizioso senza fine. Ma la realtà è così come noi la leggiamo oppure si tratta solo del racconto delirante del protagonista? Quel che è certo è il filo conduttore che tiene uniti i frammenti deturpati della vita umana: l’amore. O meglio, la lontananza dell’amore, quell’intervallo di tempo in cui si vive la mancanza della persona amata come una mano stretta sul collo che impedisce di respirare.   
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    • Autore: Fabrizio Colarieti
    • Collana: Reate
    • Dati: 2017, 154 pagine, filorefe
    “Alle 3 e 36 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 scuote le viscere del Centro Italia. L'epicentro del sisma, registrato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a una profondità di 8 chilometri, è situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Le vittime accertate sono 299. Nei soli comuni reatini di Accumoli e Amatrice sono 249 (149 donne e 100 uomini, tra loro ci sono 26 bambini e adolescenti).” È con queste parole che il giornalista Fabrizio Colarieti dà vita a “Tre e trentasei. Storie e immagini del sisma del 24 agosto 2016”, un libro nel quale si uniscono dolore e speranza, drammaticità e dolcezza in un mix di storie e immagini che ripercorrono i giorni immediatamente successivi alla scossa di terremoto che ha distrutto parte del Centro Italia. Storie incredibili di chi ce l’ha fatta, di chi purtroppo non c’è più e del cuore grande dei soccorritori – tanti – che hanno scavato a mani nude per ore contro il sopraffarsi della frustrazione e della stanchezza. E poi le immagini che hanno suggellato per sempre quegli istanti. Fabrizio Colarieti entra in punta di piedi nella vita delle persone che ha incontrato, chiede spesso “permesso” e abbandona la maschera di cronista per farsi uomo. I racconti fluiscono semplici, senza invadenza nel rispetto di una tragedia che ha cambiato per sempre la vita di tutti noi.
    • Autore: Francesca Dominici
    • Collana: Reate
    • Dati: 2017, 140 pagine, brossura

    «Ma dove vai?»  si sono sentiti chiedere più volte i tredici protagonisti di queste storie, tutti diversamente abili. Una domanda per molti retorica, che presupponeva una sola risposta: «da nessuna parte.»

    Invece, ciascuno di loro ha dimostrato che è possibile andare in capo al Mondo, in capo al proprio Mondo. Gabriele, con la sua gioia incontenibile a tempo di hip pop. Francesco, non vedente, che in bicicletta percorre i passi delle Dolomiti; Fabiana, affetta da sindrome di down, che pubblica un libro di poesie; Matteo, autistico, che affronta gli esami universitari, ce lo dimostrano e ci portano in quel luogo, neanche troppo lontano, dove è tutto straordinariamente possibile. Grandi persone, che hanno trasformato gli ostacoli in punti di partenza, riscrivendo la grammatica della vita: via i periodi ipotetici, avanti il presente e il futuro, che sono i tempi della realtà. In capo al Mondo  - Un viaggio, tredici storie, infinite possibilità è il racconto di chi ha scelto di non arrendersi di fronte alle difficoltà, trasformando gli ostacoli in punti di partenza. Erri De Luca firma la nota di accompagnamento al libro.

    • Autore: Roberto D'Angeli
    • Collana: Reate
    • Anno 2018, 124 pagine, brossura
    Con l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno 1940, il regime fascista mise in atto l’articolata serie di provvedimenti legislativi per l’internamento sia dei civili appartenenti a Stati nemici e residenti nel regno, sia nei confronti di tutti quelli, italiani e non, ritenuti sospetti e pericolosi per il periodo bellico. Il campo di internamento di Farfa entrò ufficialmente in funzione nel giugno 1943 e avrebbe dovuto contenere 2700 persone. Il Ministero dell’Interno aveva ipotizzato di trasferirci buona parte degli internati a Ferramonti, il principale dei campi per ebrei. Nel settembre del 1943, quando alla notizia dell’armistizio il personale di guardia abbandonò le proprie postazioni, nel campo erano detenute circa cento persone, di cui molti ebrei stranieri, che si dettero alla fuga. Lasciato in stato di abbandono fino alla fine del conflitto, nel dopoguerra divenne un centro di raccolta profughi. Questo libro racconta la storia del campo fino alla sua dismissione. Il saggio è arricchito da documentazione originale, un’intervista e un’appendice sul campo per prigionieri alleati PG 54 ubicato nel 1942 nei pressi di Passo Corese (RI).
    • Autore: Paolo Pergolari
    • Collana: Humor
    • Dati: 2018, 360 pagine, cucito filorefe

    Massaccesi Luigi è un contadino analfabeta, vive nella campagna umbra, tra coloni e vacche, nella prima metà del secolo scorso. il suo più grande desiderio è imparare a scrivere, lo vuole a tutti i costi e alla fine ci riesce, in maniera del tutto autonoma e personale. alla soglia dei novant'anni, decide di provare a raccontare la sua vita, dai primi anni del Novecento, passando per le due grandi guerre, fino agli albori del nuovo Secolo. 

    Dopo una breve parentesi come carabiniere, la vita provata a raccontare da Massaccesi è quella vissuta in campagna e sui campi, il rapporto con gli altri lavoratori e le relazioni con i padroni, le dinamiche dei piccoli paesi, le dicerie, le superstizioni, i valori di un tempo. 

    Vicende ed episodi da lui narrati come un flusso di coscienza in piena corrente, che formano una specie di zibaldone manzoniano o meglio un amarcord di felliniana memoria. Massaccesi Luigi e altri simili non è un libro ma un'esperienza di lettura.  

    • Autore: Manlio Casali e Stefania Sala
    • Collana: Sircus
    • Dati: 2018, 166 pagine, brossura

    Circomotricità: definizione non reperibile. Eppure da quasi vent’anni la circomotricità è il lavoro che accompagna i due autori di questo libro. Così, "Manuale di circomotricità" è a tutti gli effetti un testo pioneristico, non tanto perché inventa qualcosa di nuovo, quanto invece perché per la prima volta si cimenta in un duplice tentativo: contribuire allo sviluppo e alla diffusione delle arti circensi come valido strumento ludico/educativo e disegnare una forma molto pratica e concreta di ciò di cui si parla, per conferire pragmatismo a miti e sogni. 

    È dunque un manuale: nel senso del fatto a mano, dell’artigiano di bottega che tutti i giorni sta sul suo capolavoro, lima e arricchisce, toglie e riempie, sveste e riveste, in cerca di una forma, sempre perfettibile, ma sempre più fissa e stabile.

    Ed è un manuale che parla di circomotricità, cioè dell’applicazione delle arti circensi ad un approccio ludico ed esperienziale che può avere riflessi importanti sui bambini. Non perché li renderà artisti di circo. Non supereroi. Non bimbi prodigio. Ma perché sarà stata per loro una bella esperienza. Una cosa fatta e vissuta con piacere, con se stessi, con gli altri, gratificazioni inaspettate, socialità. Insomma, un bel ricordo. Sapore e vita su un entusiasmo ruspante che speriamo di contribuire a mantenere il più possibile acceso. L’entusiasmo dei bambini, che è il carburante anche per il nostro entusiasmo, adulti in crescita.

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    • Autore: Valentina Colarieti Tosti
    • Collana: Reate
    • Anno 2018, 121 pagine, brossura
    In 101 motivi per visitare Rieti ci sono Ninfe e Imperatori, fantasmi e diavoli, Papi e Lu Papittu, Sante e Dee. Attraverso la Storia, le fonti letterarie, i miti e quanto si tramanda oralmente di generazione in generazione, l’autrice conduce alla scoperta dei siti più incantevoli del reatino. Conoscere la storia e le leggende di questi luoghi può trasformare la visita in una avventura ricca di immagini del passato e bellezze da scoprire. I colori delle valli, sfumati dalle nebbie invernali e accesi dal sole in estate, rimangono impressi nella mente di tutti quelli che visitano per la prima volta il reatino. Laghi, montagne, cascate, paesini arroccati e feste di paese. A un passo dalla Capitale, il territorio della provincia di Rieti è stato per decenni invisibile agli occhi dei turisti, magicamente nascosto da un incantesimo come per il mito di Shangri-la: affrettatevi a entrare nel varco che si è aperto, potreste conoscere una terra incantata.
  • ECCO IL PRIMO CAPITO, E' GRATUITO! Scaricalo qui Una storia all'italiana primo capitolo
    • Autore: Michele Maria Camassa
    • Collana: Humor
    • Dati: 2018, 188 pagine, cucito filorefe
    Taranto, Rione Tamburi. Un uomo di mezza età e le rocambolesche vicende di una famiglia del Sud Italia. Aitano, ex operaio dell’ILVA, un giorno decide di licenziarsi e fuggire via dal fumo omicida di quel luogo. Dopo anni di servizio, intuisce quanto sia pericoloso lavorare negli altoforni a stretto contatto con le fibre di amianto e prova a reinventarsi. Lo fa in maniera a dir poco picaresca, cercando di garantire, prima di tutto a sua moglie e ai suoi figli, una vita dignitosa, perché la famiglia è per lui il valore più importante. La sua storia ricalca quella di centinaia di operai della più grande industria siderurgica del Meridione, balzata alle cronache nazionali troppo spesso in negativo. Ma il destino di Aitano ha già tracciato la rotta, un destino tanto bizzarro quanto inevitabile. A condire il tutto, la moglie devota, una cognata invadente, un vecchio e saggio professore, un milanese trapiantato a Taranto e il fedele gatto Vercingetorige. Ne "Una storia all’italiana" tragicità e farsa si intrecciano pagina dopo pagina in un susseguirsi di episodi geniali. Un romanzo erede perfetto della migliore tradizione della commedia all’italiana: famiglia, affetti, lavoro, malattia, fede e rapporto con l’Aldilà, in un avvicendarsi di ilarità e celate riflessioni. L’autore ha saputo raccontare una storia drammatica senza mai perdere di vista lo scopo primario dell’esistenza dell’uomo: sorridere nonostante tutto.
  • ECCO IL PRIMO CAPITOLO, E' GRATUITO! Puoi scaricarlo qui ZEN E FUNAMBOLISMO primo capitolo
    • Autore: Andrea Loreni
    • Collana: Sircus
    • Dati: 2019, 116 pagine, brossura
    In Zen e funambolismo Andrea Loreni ci conduce in un viaggio alla ricerca di autenticità, di equilibrio, dell’essere altro-da- sé. È un diario in cui racconta la sua esperienza al Monastero Sogen-ji in Giappone, dove ha appreso l’arte della meditazione zen; è la storia del ritorno al Tempio in cui ha realizzato la traversata diventata poi documentario; è esperienza e sentimento dell’uomo e del funambolo e manuale pratico di funambolismo. L’autore ci accompagna in questo mondo fatto di cavi, funi e pratica koan con un linguaggio semplice e immediato. Tutto quello che accade sul cavo si trasforma in dialogo e condivisione. Ogni movimento del corpo diventa cibo per la mente, ogni passo è esplorazione, ogni mano tesa è spunto di riflessione sui temi della vita. In ogni sua traversata Andrea Loreni fa i conti con l’ostacolo più grande da superare: la paura. Il lettore partecipa al controllo e al superamento dei limiti del funambolo che non sono altro che i limiti di ciascun uomo: incertezza, solitudine, rischio e fallimento. La vita è come camminare sul filo: “I pensieri sono nuvole e noi cielo, le nuvole passano e vanno, il cielo rimane. Non possiamo non pensare, ma possiamo ascoltare i pensieri e lasciarli andare senza lasciarci trascinare”. Se acquisti questo libro riceverei una shopper di Funambolo edizioni in omaggio!
  • Gaijin

    15,00
    ECCO IL PRIMO CAPITOLO, E' GRATUITO! Per scaricarlo clicca qui Gaijin primo capitolo
    • Autore: Maximiliano Matayoshi
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2019, 248 pagine, brossura
    Quando in Giappone si vuole indicare una persona che viene dall’estero si usa la parola gaikokujin. Ma quando allo straniero ci si riferisce con  pregiudizio, allora si usa il termine gaijin, una “persona esterna”, un estraneo. Di gaijin è piena l’isola di Okinawa, che nel 1950 soffre le sciagurate conseguenze della guerra e la massiccia occupazione militare Statunitense. È questo il contesto che obbliga Kitaro, appena tredicenne, a lasciare la mamma e la sorella Yumie. Con il denaro guadagnato, la madre gli compra un documento d’identità e un biglietto di terza classe a bordo della Ruys. Solo, affronterà il viaggio che dal Giappone lo condurrà in Argentina. Di nuovi stranieri ne incontrerà lungo tutta la traversata: ricchi gaijin cinesi imbarcati in prima classe; l’equipaggio, composto principalmente da gaijin europei facili da corrompere; gli schiavi che sulle coste d’Africa sono costretti a condizioni di lavoro atroci. Poi lo sbarco in Argentina e con esso il frantumarsi della propria identità. Scoprirsi straniero agli altri e infine persino a se stesso. Gaijin è un libro che parla dell’altro e del tortuoso universo di immaginari che ne definiscono i tratti. Raccontato nel miglior stile nikkei, per l’austerità del linguaggio e la narrazione asciutta, Gaijin è anche un romanzo di formazione che ci suggerisce di non indugiare sul passato e ci invita invece a guardare oltre lo sconforto. Con questo romanzo Maximiliano Matayoshi riesce a commuovere, rivelandoci la complessa condizione del migrante che allora, come oggi, difficilmente riesce a sentirsi davvero a casa.   Se acquisti questo libro riceverei una shopper di Funambolo edizioni in omaggio!

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