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    • Autore: Abdellah Taïa 
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2023, 200 pagine, brossura
    In questo romanzo epistolare, pubblicato in Francia nel 2017, Abdellah Taïa, con il suo stile diretto e incisivo, ripercorre la vita di Ahmed, un quarantenne di origine marocchina nonché suo alter ego. Ahmed, con uno stile a tratti crudo, a tratti struggente e nostalgico, scrive alle persone che più hanno segnato la sua vita: la madre Malika, una donna “dittatrice” che non ha mai dimostrato affetto al figlio ma con la quale Ahmed finisce per identificarsi; all’ex fidanzato Emmanuel, un borghese parigino conosciuto in Marocco durante le vacanze estive. In questo breve e denso romanzo dove Francia e Marocco, Occidente e “Oriente”, diventano un tutt’uno, ritroviamo tutti i temi cari all’autore: la frammentazione dell’identità, l’impossibilità di affermarsi, la sessualità, la colonizzazione, l’emarginazione, il razzismo e l’alienazione. Dello stesso autore Funambolo edizioni ha pubblicato Melanconia araba (2020) e La vita lenta (2021).
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    • Autore: Ottorino Pasquetti
    • Collana: Reate
    • Dati: 2016, 216 pagine, brossura

    Dentro il mondo di Emilio Maraini, che cela una storia di passione coraggiosa per gli ideali, il lavoro, la politica e la gente, l'autore non è riuscito ad ammantare l'altra esperienza che pure narra: quella della Piana reatina.

    Venuto nella Rapa da lontano, Maraini con il Principe Potenziani, fece accettare ai mezzadri, i Feccenna, i Magnauntu, i Cicorilli, i Bonilli, la novità della barbabietola con cui produsse il primo zucchero italiano. Così fondò l'industria reatina e intrecciò la sua vita con quella di chi abitava nei casali, con Karlomarx, don Laudelino e don Gioacchino, personaggi di pura fantasia, che hanno preso il cuore dell'autore avendoli collocati al centro di episodi realmente accaduti, rendendoli veri.

    Perciò Lo zucchero in bocca e la rivoluzione nel cuore è il racconto che riguarda soprattutto lo Svizzero, sua moglie Carolina e il Principe, ma anche i mezzadri, i proprietari terrieri, gli operai e gli industriali dello Zuccherificio, che sognando il rinnovamento e la giustizia, andarono alla ricerca di un'intesa per campare insieme.  

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    • Autore: Elena Santilli
    • Collana: Artes
    • Dati: 2016, 152 pagine, brossura

    Un estratto di storia, un mito di acque, una misteriosa divinità. Sono questi i temi emergenti dalla monografia Aquae Cutiliae - Tempus Tantum nostrum est. L'autrice offre al pubblico un saggio di ricognizione, una ricostruzione degli elementi parlanti di uno dei borghi più accattivanti del territorio reatino, Cotilia, capace di definire i caratteri della storia ambigua della zona della Sabina interna, dalla preistoria all'epoca augustea.

    Dopo aver ripercorso le vicende storiche, belliche e giudiziarie degli abitanti del reatino per mezzo di una fedele lettura delle fonti classiche letterarie, il saggio si occupa di analizzare la tipicità amministrativa della piana Reatina e di San Vittorino, per giungere a una descrizione dei caratteri tipici del centro cutiliense nella tradizione antica. Cosa cela o rivela il toponimo Aquae Cutiliae? Chi è la dea Vacuna? Cosa ci dicono i resti archeologici delle Terme di Cotilia?

    Viaggiando nel tempo attraverso documenti, epigrafi, immagini e letteratura, il saggio tenta di rispondere e problematizzare scientificamente queste domande, proponendo e risolvendo molti altri dubbi e curiosità sulle tradizioni di Cotilia.

    Appellandosi sempre al principio di fedeltà storica, l'autrice offre uno strumento, una lettura affascinante che, rivivificando leggende, territorio e documenti, si pone come la premessa di un più consapevole rapporto con le fonti storiche del territorio, una premessa capace di far luce su un passato non sempre troppo esplicito eppur denso di sensi e significati.

    • Autore: Maria Ludovica Faraglia
    • Illustratrice: Lucia Ricciardi
    • Collana: Funambolo Kids
    • Dati: 2022, 66 pagine, brossura
    Piccione è nato in un luogo molto particolare e la curiosità di conoscerlo meglio lo porterà a scoprire un posto ricco di fascino e di bellezza. Tra avventure e peripezie alla ricerca di un presunto tesoro, scoprirà insieme a topino l’importanza dell’amicizia e la bellezza di un luogo abbandonato, ma mai dimenticato. Il libro è corredato da schede didattiche.
  • Out of stock
    • Autore: Paolo Rotilio
    • Collana: Humor
    • Dati: 2016, 168 pagine, cucito filorefe

    Dal 1969 al 1971 la Rai trasmette le dieci puntate dello sceneggiato dedicato a Nero Wolfe, investigatore americano. In quello stesso periodo, a Rieti, città dove non accade mai nulla, viene commesso un omicidio. Il caso viene seguito da Bonaloni Ernesto, maresciallo di Polizia “in pieno e coscienzioso servizio”. Una serie di indizi curiosi e surreali portano il maresciallo e il suo fido collaboratore D’Antonio a scontrarsi più volte con la figura del detective Nero Wolfe. Rieti si ritrova all’improvviso al centro di un colossale traffico internazionale di antichi oggetti d’arte. Contemporaneamente avvengono un rapimento e un omicidio, e il tutto andrà a scuotere la monotonia della Questura cittadina, al momento dei fatti frequentata solo da Tullio la sbrògna.

    Solo una mente raffinata, Oltreoceano, sarà in grado di ricollocare al loro posto i tasselli di un puzzle altrimenti irrisolvibile, trovando proprio nel maresciallo Bonaloni e nel suo collaboratore dei preziosi e insostituibili alleati. E allo stesso tempo, chiuderà un capitolo doloroso del proprio passato. 

    Il romanzo è liberamente ispirato al personaggio di Nero Wolfe creato da Rex Stout.

    La notte in cui morì Nero Wolfe ha tutti gli elementi di un giallo, arricchito però da un pizzico di umorismo. Mescolati insieme, i due portano a un gioco nuovo di equilibri tra suspense e sorrisi.

    Scarica gratuitamente il pdf per leggere i racconti brevi: 

    Il mondiale del Settanta

    Il segreto di Vespasiano

    L'uomo che muore di Paolo Rotilio

    Il Sorriso della Gioconda

    L'Assassino di Paolo Rotilio

     
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    • Autore: Claudio Madia
    • Collana: Sircus
    • Dati: 2021, 184 pagine, brossura
    Teatro della scena è Milano, le sue strade e le sue piazze, dapprima deserte, via via sempre più affollate; si parte da qui e si giunge in tutta Italia, passando per la creazione di associazioni e scuole di arti circensi, fino ad arrivare al grande pubblico, gettando l’occhio alla moderne città europee dalle quali si prendono spunti e idee. Precursori sono quegli artisti che hanno sfidato i pregiudizi e la reticenza. Raul Cremona, Giovanni Storti e Aldo Baglio del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, Leo Bassi, solo per citarne alcuni, e Claudio Madia, appunto. Saltimbanchi a Milano è il racconto di un testimone doc, di chi ha visto, vissuto e studiato in prima linea un fenomeno oggi diventato popolare.
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    • Autore: Paolo Stratta
    • Collana: Sircus
    • Dati: 2016, 220 pagine, brossura

    Sul filo del circo ripercorre una delle possibili storie delle performing art che hanno condotto al teatro di strada e al circo contemporaneo. Indica percorsi, raccoglie nomi, risale a Copeau, agli Agitprop, attraversa i sentieri di giullari, mimi e commedianti dell’arte. Quello del teatro di strada e del circo contemporaneo si presenta come un mondo articolato ed emergente, quasi inafferrabile nelle sue caratteristiche distintive. Nel libro c’è una prospettiva, a volte un segreto, e un insegnamento.

    L’insegnamento è che il teatro di strada ha fatto migliaia di chilometri, ma a volte ha perso di vista il cammino, si è smarrito. Ora cerca statuti e se li dà, cerca un nuovo senso al mestiere e lo trova, anche attraverso “guide” appassionate. Spesso tra gli artisti si incontrano persone straordinarie che hanno saputo inventarsi spazi di libertà, che sanno e fanno sognare. La strada come palcoscenico significa spesso la strada come scelta di vita: porsi sullo stesso livello del pubblico non implica sempre essere accettati e rispettati. L’artista di strada deve essere molto intelligente, deve saper cogliere il momento giusto. Sul filo del circo si propone di indagare molti di questi aspetti.

    Un libro per curiosi, artisti e professionisti del settore.

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    • Autore: Valentina Colarieti Tosti
    • Collana: Reate
    • Anno 2018, 121 pagine, brossura
    In 101 motivi per visitare Rieti ci sono Ninfe e Imperatori, fantasmi e diavoli, Papi e Lu Papittu, Sante e Dee. Attraverso la Storia, le fonti letterarie, i miti e quanto si tramanda oralmente di generazione in generazione, l’autrice conduce alla scoperta dei siti più incantevoli del reatino. Conoscere la storia e le leggende di questi luoghi può trasformare la visita in una avventura ricca di immagini del passato e bellezze da scoprire. I colori delle valli, sfumati dalle nebbie invernali e accesi dal sole in estate, rimangono impressi nella mente di tutti quelli che visitano per la prima volta il reatino. Laghi, montagne, cascate, paesini arroccati e feste di paese. A un passo dalla Capitale, il territorio della provincia di Rieti è stato per decenni invisibile agli occhi dei turisti, magicamente nascosto da un incantesimo come per il mito di Shangri-la: affrettatevi a entrare nel varco che si è aperto, potreste conoscere una terra incantata.
  • Gaijin

    15,00
    ECCO IL PRIMO CAPITOLO, E' GRATUITO! Per scaricarlo clicca qui Gaijin primo capitolo
    • Autore: Maximiliano Matayoshi
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2019, 248 pagine, brossura
    Quando in Giappone si vuole indicare una persona che viene dall’estero si usa la parola gaikokujin. Ma quando allo straniero ci si riferisce con  pregiudizio, allora si usa il termine gaijin, una “persona esterna”, un estraneo. Di gaijin è piena l’isola di Okinawa, che nel 1950 soffre le sciagurate conseguenze della guerra e la massiccia occupazione militare Statunitense. È questo il contesto che obbliga Kitaro, appena tredicenne, a lasciare la mamma e la sorella Yumie. Con il denaro guadagnato, la madre gli compra un documento d’identità e un biglietto di terza classe a bordo della Ruys. Solo, affronterà il viaggio che dal Giappone lo condurrà in Argentina. Di nuovi stranieri ne incontrerà lungo tutta la traversata: ricchi gaijin cinesi imbarcati in prima classe; l’equipaggio, composto principalmente da gaijin europei facili da corrompere; gli schiavi che sulle coste d’Africa sono costretti a condizioni di lavoro atroci. Poi lo sbarco in Argentina e con esso il frantumarsi della propria identità. Scoprirsi straniero agli altri e infine persino a se stesso. Gaijin è un libro che parla dell’altro e del tortuoso universo di immaginari che ne definiscono i tratti. Raccontato nel miglior stile nikkei, per l’austerità del linguaggio e la narrazione asciutta, Gaijin è anche un romanzo di formazione che ci suggerisce di non indugiare sul passato e ci invita invece a guardare oltre lo sconforto. Con questo romanzo Maximiliano Matayoshi riesce a commuovere, rivelandoci la complessa condizione del migrante che allora, come oggi, difficilmente riesce a sentirsi davvero a casa.   Se acquisti questo libro riceverei una shopper di Funambolo edizioni in omaggio!
    • Autore: Elisabetta Occhiodoro e Paola Corradini
    • Collana: Reate
    • Dati: 2022, 80 pagine, brossura
    Due donne si conoscono attraverso i social in uno dei momenti più bui di questo secolo. Si scrivono durante la notte, quando il sonno non arriva e la paura di ciò che non conoscono rende la vita ogni giorno più difficile. Poi l’incontro, l’abbraccio, il primo, quando stare vicini è di nuovo possibile. È da quell’abbraccio che inizia tutto: conoscersi, raccontarsi, scoprire la vita che hanno alle spalle dove il dolore della perdita è forte come la voglia di andare avanti. Elisabetta è una donna che ha fatto i conti con la morte, le ha camminato accanto da sempre, ma il sorriso è l’arma che ha per combattere la sofferenza e il vuoto. E racconta, scrive su fogli a quadretti la sua storia, rigorosamente in corsivo. Poi li invia a Paola chiedendole di rimettere insieme frasi e ricordi. Una sfida difficile, perché chi legge quelle parole scritte di fretta con la Bic blu, a volte nera, spesso cancellate e poi riscritte, si ritrova, si immerge in un dolore che anche lei si porta dietro da quando ha iniziato a ricordare. È un dolore diverso, perché nessun dolore è uguale all’altro, ma si riconoscono. E così, come un incisore che sa quanto sia facile sbagliare e distruggere ciò che sta creando, inizia a rimettere insieme frammenti di vita vissuta. La storia di Elisabetta, che poi è anche la sua. Questo libro non è un romanzo. Sono pagine rilegate insieme dove due donne si raccontano attraverso “frammenti” di vita. Per ricordarsi chi sono.
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    • Curatore: Giuseppe Manzo
    • Collana: Reate
    • Anno 2019, 167 pagine, brossura
    «La memoria batte nel cuore del futuro, è il patrimonio sul quale costruire il futuro dei nostri figli.» È quanto hanno sostenuto i rappresentanti reatini di CGIL e ANPI durante una celebrazione del Giorno della Memoria al Campo di Farfa. Con questo spirito, con la sede reatina dell’Ufficio Scolastico Regionale, fu condiviso nel 2018 il progetto di un concorso, con assegnazione di borse di studio, che aveva per tema la rievocazione storica degli episodi della Resistenza nel territorio reatino. Il Concorso nacque con l’obiettivo di favorire negli studenti il recupero della memoria delle leggi razziali e della lotta per la liberazione. Il successo della prima edizione convinse gli organizzatori a fissare l’esperienza in un libro, per divulgare i contenuti dei lavori realizzati e raccontare al tempo stesso il contesto storico nel quale le vicende narrate si inserivano. Lo scopo era anche quello di realizzare uno strumento agevole di lettura, destinato agli studenti e a coloro che non hanno ancora conoscenza dei fatti avvenuti nel territorio reatino. Il libro affronta infatti il tema del dovere della memoria attraverso le testimonianze degli ultimi superstiti della Shoah e racconta il sacrificio della popolazione e l’eroismo dei partigiani che furono riconosciuti nel 2005 con il conferimento alla provincia di Rieti di una Medaglia d’argento al merito civile. In particolare, si narra la storia di una giovane donna di origini reatine, Cleonice Tomassetti, che venne arrestata e fucilata nel giugno del 1944 a Verbania, sul lago Maggiore. Il libro è dedicato alla sua memoria.
    • Autore: Stefano Mariantoni
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2022, 236 pagine, brossura
    Alberto Durante è ormai grande abbastanza quando inizia a fare i conti con una malattia subdola e con la vita che, seppur gentilmente, gli chiede indietro, pezzo per pezzo, tutto quello che s’è guadagnato. Diventa grande nel suo paese piccolo, Alberto. Lo fa balbettando, nel continuo confronto col fratello minore, si rifugia nelle parole, nei libri di Anna e nei suoi occhi grandi. Ha la strada segnata dal padre capomastro, ma se ne allontana per trovare sé stesso e per diventare uno dei tanti ferrovieri emigrati nella grande città, testimone e protagonista di un’Italia che cambia marcia nel dopoguerra. Costretto a tornare al paese, ecco il valzer delle badanti che non stanno dietro alla sua voglia di camminare, i libri in cui il filo si perde, gli inciampi, i sussulti e la leggerezza di un passato che è sempre presente. In tutta questa confusione, combatte a colpi di passi la condanna del dimenticare. S’aggrappa alle emozioni della sua storia, che rivive tutta nell’arco di ventiquattr’ore. E si sente ancora vivo, in questo giorno che sarebbe un peccato non raccontare. Stefano Mariantoni scrive un breve romanzo toccante e delicato, utilizzando, come pochi sanno fare, una prosa che di continuo strizza l’occhio alle forme più alte di poesia.  

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