Iniziamo con il dire che qui non troverete alcun bilancio, più o meno romanzato, dell’anno passato. Niente “è stato un anno duro e blablabla, ma la forza del nostro sogno ci porta a perseverare e blablabla, così per il 2020 ci auguriamo che blablabla”.
Oggi vi anticipiamo alcune pubblicazioni che ci accompagneranno per tutto il 2020, qualcosa già ci siamo fatte sfuggire (ops!), per altre vi daremo delle piccole informazioni senza lasciarci sfuggire troppo (dopo le feste, niente più abbuffate!).
*** ATTENZIONE SPOILER***
La collana Humor riparte da un romanzo scritto da un giovane autore che promette molto bene. Lui è Giuseppe Musto, classe schifosamente 1990 (è giovane e pure magro), è un ottimo musicista e un bravo scrittore. Il 18 febbraio esce “Quei maledetti giorni della mia vita da cani”, che è un po’ la vita di ognuno di noi. Un titolo che richiama un po’ il “Dog day afternoon” di Al Pacino, un po’ Lina Wertmuller, un po’ Giorgio Gaber. Tutto secondo il nostro modestissimo punto di vista.
“Quei maledetti giorni della mia vita da cani” racconta la storia di Emilio Marinetti, anzi una parte della sua vita. Il protagonista è una figura moderna dell’inetto tanto cara a Italo Svevo. Questo libro racconta nelle vesti del suo protagonista uno dei mali del nostro secolo: l’incapacità dell’uomo di perseverare in qualcosa e di avere cura di se stesso, preferendo lo sconforto, la superficialità, il male di vivere e la noia, ovvero tutto ciò che Jean Paul Sartre chiamava “nausea”. Quei maledetti giorni della mia vita da cani è scritto con uno stile asciutto, con una narrazione che scorre fluida e senza intoppi, a volte accarezzando il nonsense, o umorismo paradossale, e con quel tocco di leggerezza che lo rende un romanzo godibile e per tutte le età. Bravo Musto!
Qui potrete trovare la scheda completa: https://www.funamboloedizioni.net/prodotto/quei-maledetti-giorni-della-mia-vita-da-cani/
La collana Vertigo è quella su cui vorremmo dare anticipazioni maggiori, ma poi Michela ci ammazza (ohi Michi, si fa per dire eh!): la primavera 2020 sarà molto calda. A parte gli scherzi, non possiamo dire molto di più. Vi possiamo assicurare che il titolo della seconda uscita eguaglierà “Gaijin” di Matayoshi, per prosa, stile e contenuto, e che ci condurrà in un mondo moderno che ci ingloba ed identifica, si tratta di un romanzo ed è scritto da un autore molto, molto conosciuto. Come potremmo scrivere qualcosa di più, lo faremo volentieri, per ora la timeline è l’unica cosa che ci possiamo far sfuggire: maggio/giugno!
Sircus. Per la collana di Arte di strada dobbiamo aspettare invece la fine del 2020. Anche in questo caso, si tratta di un testo in linea con la saggistica finora pubblicata. L’autore è il deus ex machina dell’arte di strada contemporanea, e suvvia! Se non lo avete ancora capito siete dei pessimi saltimbanchi! Lui è il non plus ultra, il Michelangelo dell’arte di strada, il Giotto del circo, il…
Per concludere la vera novità del 2020 è la nascita di una nuova collana che abbraccerà un pubblico decisamente diverso rispetto a quello a cui finora ci siamo rivolte. Una collana a cui stiamo lavorando da tempo (quando non ci vedete né sentite o sta male Saveria o stiamo lavorando per proporvi un’offerta di lettura – speriamo – sempre accattivante), che vede protagonisti diversi attori e che nascerà ufficialmente in autunno (diciamo settembre? Diciamolo!). Siamo molto contente di questo progetto futuro, che vede già coinvolti come autori due purosangue e… mica possiamo dirvi tutto oggi!
*** FINE SPOILER ***
Vi abbiamo messo un po’ di curiosità? Nei prossimi giorni vi sveleremo qualcosa di più per ogni piccolo tassello che compone la nostra piccola casa editrice, scopriremo di volta in volta tutte le proposte che vi offriremo nel 2020.
Dimenticavamo… Buon anno!