Prima di salutare il 2018, volevamo condividere con tutti una notizia per noi entusiasmante, straordinaria. Dopo mesi di consultazioni, di duro lavoro, di sacrifici ma anche soddisfazioni (per fortuna), è tempo di comunicarvi una delle novità più importanti del 2019: prenderà il largo una nuova collana Funambolo di narrativa contemporanea italiana e straniera.

«I limiti esistono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni».

Facendo proprie le parole dell’artista Philippe Petit, abbiamo deciso di approfondire il legame che esiste fra svago e sperimentazione, disciplina e emozione. Un percorso iniziato nel 2014 e che, a partire dal prossimo anno e avvalendosi della collaborazione del curatore editoriale Alessio Pia, si arricchirà della nuova collana chiamata Vertigo.

«La nuova collana di narrativa», spiega il curatore, «trae spunto e si radica ancora una volta nelle parole di Petit, l’artista di strada francese che il mattino del 6 agosto del 1974, sospeso a 418 metri d’altezza, attraversò lo spazio che divideva le Twin Towers del World Trade Center di New York. Per Petit “Il filo non è ciò che si immagina. Non è l’universo della leggerezza, dello spazio, del sorriso. È un mestiere. Sobrio, rude, scoraggiante”. L’artista francese, più di chiunque altro, fu un severo testimone della doppia dimensione sulla quale si fonda il funambolismo; gli sguardi meravigliati di attoniti spettatori da un lato e, dall’altro, la necessità di chi, in equilibrio su quel filo, non può permettersi nessuna distrazione. Una giustapposizione di vedute che distorce l’immaginario fantastico che accompagna questa pratica e ci obbliga, nel silenzio del nostro stupore, a considerare gli sforzi, le trappole, le rinunce e la paure affrontate da ciascuno di questi performer».

Vertigo nasce quindi con lo scopo di disorientare i lettori, di presentar loro uno sguardo differente sul mondo e indebolirne le certezze. Perché così come sul filo ogni certezza è una caduta in agguato, allo stesso modo ogni pregiudizio è, nella quotidianità, un piccolo fallimento. «Le parole di Petit», spiega Alessio Pia, «suggeriscono una realtà nuova, un punto di vista inatteso e spiazzante che deforma la nostra percezione del vero e ci precipita in uno stato di confusione paragonabile a quello che si prova in preda a una vertigine.

Michela Morelli, direttrice editoriale di Funambolo anticipa che «le uscite annuali saranno tre, selezionate fra testi di autori italiani e stranieri. La prima, prevista per il prossimo Maggio, è la traduzione di un romanzo misurato e bello scritto da un giovane autore Argentino capace di commuovere e rivelarci con gentilezza la complessa condizione del migrante.»
«Il nostro obiettivo», racconta la responsabile di redazione Saveria Fagiolo, «è quello di costruire un progetto editoriale dall’identità chiara e capace di ospitare testi di elevata qualità letteraria, senza mai trascurare i principi della sostenibilità finanziaria e del rispetto per le professionalità coinvolte nella pubblicazione dei diversi volumi.»