La scorsa settimana vi abbiamo parlato per sommi capi del lavoro redazionale e ci siamo fermate proprio nel momento in cui il libro andava in stampa. 

Andate a buon fine le preghiere – quindi niente errori dalla tipografia e niente consegne in Madagascar – abbiamo finalmente il libro tra le mani. 

Il lavoro più complesso – insieme alla scelta del manoscritto che rientri nelle nostre collane, nel nostro progetto editoriale e che sia ben scritto, trovare un autore che non rimanga seduto sulla poltrona in attesa che il libro si venda da solo, avere i soldi per investire nella casa editrice, farsi recensire da qualcuno (andrebbe bene anche su www.tipregodammiunospazio.blog.net)  – è la fase della promozione, ovvero quella che faccia in modo che il libro arrivi ai lettori, o potenziali tali, e che quante più librerie possibili, indipendenti o di catena, lo abbiamo a scaffale. E’ un lavoro duro, costante e difficile. 

In realtà inizia molto prima della pubblicazione del libro appena uscito, si può dire che è un processo che ha origine fin dalla nascita della casa editrice. E’ stato stimato che ogni giorno vengono pubblicati 178 titoli, che in un anno fanno 64.970 libri.

Sessantaquattromilanovecentosettanta libri

Perché un lettore dovrebbe scegliere un libro di Funambolo edizioni piuttosto che uno degli altri 64.969 in commercio? Perché una libreria dovrebbe avere un libro di Funambolo edizioni tra i 64.969 in circolazione? Capite bene che sono numeri talmente alti in cui entrano in gioco fattori talmente grandi che spesso, nonostante la forza di volontà, il lavoro, la tenacia… non ce la facciamo. Però una cosa possiamo fare: continuare a lavorare. Come? Ve lo spieghiamo.

Innanzitutto instaurando un rapporto di fiducia con le librerie indipendenti. Quello del libraio è un lavoro bellissimo, nobile ma molto complesso, soprattutto con la concorrenza delle librerie di catena e degli store online. Funambolo edizioni ha un distributore nazionale, ma spesso quello che vince è il rapporto diretto, saper individuare il libro giusto, quello che chiedono i lettori abituali, quello che sappia rispondere alle domande della clientela. E perché no, parlare delle difficoltà di questo lavoro, che poi sono le stesse della casa editrice e del libraio stesso.

Dove non arriviamo noi direttamente, arriva il distributore, figura indispensabile di cui non possiamo fare a meno. E’ quello che ci permette di essere in tutta Italia e che una grande libreria di catena possa avere i nostri libri. Ma è anche colui che va in giro a promuovere il libro stesso, proponendolo a scaffale. Il sogno di ogni piccolo editore come noi, di essere lì – proprio lì – tra Elena Ferrante e Stephen King.

Ma il lavoro vero, parliamoci chiaro, lo dobbiamo fare noi. Come? Facendoci conoscere. Tramite social (Facebook, Instagram e Twitter ormai sono strumenti necessari, in grado di arrivare a tutti subito), tramite la stampa, i giornali e le riviste (fondamentale la figura del giornalista che recensisce un nostro libro), tramite i blog (preziosissimo e seguitissimo oggi il lavoro dei blogger). Ma Funambolo è uno su sessantaquattromilanovecentosettanta e non è facile farsi ascoltare, convincere che il proprio libro sia bellissimo, il migliore, che nessun lettore può farne a meno. 

Non è facile ma non molliamo: uno su sessantaquattromilanovecentosettanta ce la fa.

Comunque, dopo il nostro, un ruolo importante lo ricopre l’autore: non è solo colui che ha scritto il libro che Funambolo ha deciso di pubblicare, ma anche il suo principale promotore. Scontato, direte voi. Col cavolo, rispondiamo noi. Un autore che abbia voglia e volontà di promuovere il suo libro, partecipare alle presentazioni, lasciarsi coinvolgere dalle interviste non è per niente facile trovarlo. Una cosa però la dobbiamo dire: siamo state fortunate, un po’ su tutti i fronti. Che avere fortuna mica è brutto. Speriamo solo di continuare a esserlo.

In questa seconda parte abbiamo parlato più specificatamente del tema della promozione. Come per l’altra volta, il discorso è decisamente più lungo e complesso, ma un’idea generale sicuramente ve la sarete fatta.

Ad ogni modo, sintetizziamo così: ogni mattina, in Italia, quando sorge il sole, la redazione di una piccola casa editrice si sveglia e inizia a promuovere il suo libro più delle Major o morirà. Ogni mattina, in Italia, come sorge il sole, la redazione di una piccola casa editrice si sveglia e inizia a promuovere il suo libro più delle Medie case editrici o morirà. Ogni mattina, in Italia, come sorge il sole, alla redazione di una piccola casa editrice non importa un fico secco di niente, tanto l’importante è che inizi a promuovere il suo libro.