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    • Autore: A.A. V.V.
    • Collana: Reate
    • Dati: 2020, 176 pagine, brossura
    Dopo anni trascorsi a raccontare dalle pagine di testate diverse il contesto locale, un gruppo di giornaliste reatine decide di organizzare una cena per confrontarsi e conoscersi meglio. Un incontro che non si materializzerà mai, perché programmato proprio per i giorni in cui iniziano le restrizioni di contenimento della pandemia da Covid-19. Dalla cena che diventa virtuale, passando per una chat alla quale per passaparola si uniscono altre colleghe, nasce il diario di una quarantena dalle molteplici sfumature di rosa. Le storie di venti donne, unite dal filo di una professione che per una volta si mette da parte - seppur mai del tutto - accendono una luce, a volte cruda e a volte ironica, sul lato più privato delle rispettive vite e sugli stratagemmi messi in atto per affrontare gli effetti del confinamento forzato. Racconti in cui potranno ritrovarsi altre donne e non solo, che si immergono nel contesto sociale e lanciano spunti per ripartire. Donne che si uniscono e fanno rete, superando velocemente ogni divergenza e mettendo il proprio lavoro a disposizione di altre donne, alle quali la quarantena non ha imposto solo piccoli disagi, ma difficoltà insormontabili, violenza e pericolo.
  • ECCO IL PRIMO CAPITOLO, E' GRATUITO! Scaricalo qui Quei maledetti giorni primo capitolo Buona lettura!
    • Autore: Giuseppe Musto
    • Collana: Humor
    • Dati: 2020, 134 pagine, brossura
    Emilio Marinetti ha tutto: una bella casa in centro a Milano, un buon lavoro presso una quotata azienda di mercato e la moglie, Fiammetta, che lo ama senza riserve. D’un tratto però il castello di sabbia su cui aveva costruito la sua intera esistenza inizia a sgretolarsi: prima la separazione dalla moglie poi la perdita del lavoro. Emilio Marinetti ha cinquantasette anni e nessuna intenzione di cambiare il decorso della sua vita. Trascorre le sue giornate tra autocommiserazione e take away cinese, facendo cadere nel vuoto i tentativi della sua migliore amica, Silvia, di risollevarlo dall’abulia nella quale è caduto. Anzi, identifica nel vicino di casa e patron di una nota catena di supermercati nazionali, il dott. Anselmi, il capro espiatorio di tutti i suoi problemi: proprio ad Anselmi riserverà una vendetta mascherata da scherzo che si trasformerà ben presto in un dramma senza via di scampo. Solo una volta toccato il fondo riuscirà a venire a patti con il suo passato e a iniziare una nuova vita altrove, lontano dal fumo nero dei suoi ricordi. Moderna figura dell’inetto tanto cara a Italo Svevo, questo libro racconta nelle vesti del suo protagonista uno dei mali del nostro secolo: l’incapacità dell’uomo di perseverare in qualcosa e di avere cura di se stesso, preferendo lo sconforto, la superficialità, il male di vivere e la noia, ovvero tutto ciò che Jean Paul Sartre chiamava “nausea”. Quei maledetti giorni della mia vita da cani è scritto con uno stile asciutto, con una narrazione che scorre fluida e senza intoppi, a volte accarezzando il nonsense, o umorismo paradossale, e con quel tocco di leggerezza che lo rende un romanzo godibile e per tutte le età.
    • Autore: Manlio Casali e Stefania Sala
    • Collana: Sircus
    • Dati: 2018, 166 pagine, brossura

    Circomotricità: definizione non reperibile. Eppure da quasi vent’anni la circomotricità è il lavoro che accompagna i due autori di questo libro. Così, "Manuale di circomotricità" è a tutti gli effetti un testo pioneristico, non tanto perché inventa qualcosa di nuovo, quanto invece perché per la prima volta si cimenta in un duplice tentativo: contribuire allo sviluppo e alla diffusione delle arti circensi come valido strumento ludico/educativo e disegnare una forma molto pratica e concreta di ciò di cui si parla, per conferire pragmatismo a miti e sogni. 

    È dunque un manuale: nel senso del fatto a mano, dell’artigiano di bottega che tutti i giorni sta sul suo capolavoro, lima e arricchisce, toglie e riempie, sveste e riveste, in cerca di una forma, sempre perfettibile, ma sempre più fissa e stabile.

    Ed è un manuale che parla di circomotricità, cioè dell’applicazione delle arti circensi ad un approccio ludico ed esperienziale che può avere riflessi importanti sui bambini. Non perché li renderà artisti di circo. Non supereroi. Non bimbi prodigio. Ma perché sarà stata per loro una bella esperienza. Una cosa fatta e vissuta con piacere, con se stessi, con gli altri, gratificazioni inaspettate, socialità. Insomma, un bel ricordo. Sapore e vita su un entusiasmo ruspante che speriamo di contribuire a mantenere il più possibile acceso. L’entusiasmo dei bambini, che è il carburante anche per il nostro entusiasmo, adulti in crescita.

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    • Autore: Fabrizio Colarieti
    • Collana: Reate
    • Dati: 2017, 154 pagine, filorefe
    “Alle 3 e 36 una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 scuote le viscere del Centro Italia. L'epicentro del sisma, registrato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a una profondità di 8 chilometri, è situato lungo la Valle del Tronto, tra i comuni di Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Le vittime accertate sono 299. Nei soli comuni reatini di Accumoli e Amatrice sono 249 (149 donne e 100 uomini, tra loro ci sono 26 bambini e adolescenti).” È con queste parole che il giornalista Fabrizio Colarieti dà vita a “Tre e trentasei. Storie e immagini del sisma del 24 agosto 2016”, un libro nel quale si uniscono dolore e speranza, drammaticità e dolcezza in un mix di storie e immagini che ripercorrono i giorni immediatamente successivi alla scossa di terremoto che ha distrutto parte del Centro Italia. Storie incredibili di chi ce l’ha fatta, di chi purtroppo non c’è più e del cuore grande dei soccorritori – tanti – che hanno scavato a mani nude per ore contro il sopraffarsi della frustrazione e della stanchezza. E poi le immagini che hanno suggellato per sempre quegli istanti. Fabrizio Colarieti entra in punta di piedi nella vita delle persone che ha incontrato, chiede spesso “permesso” e abbandona la maschera di cronista per farsi uomo. I racconti fluiscono semplici, senza invadenza nel rispetto di una tragedia che ha cambiato per sempre la vita di tutti noi.
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    • Autore: Stefano Mariantoni
    • Collana: Reate
    • Dati:  72 pagg., con le illustrazioni di Silvano Fagiolo, brossura
    Sabino il peperoncino è un racconto per grandi e piccoli. Gli elementi tipici della favola ci sono tutti: il riccio Giocondo, la cornacchia Amanda, la dolcezza dei fiori Topinambur, ma anche il valore dell’amicizia e della famiglia, la riscoperta delle proprie origini, la magia di chi si è perso e poi ritrovato. Sullo sfondo Rieti e gli scorci del suo centro storico, le acque del fiume Velino, i paesaggi incontaminati della piana reatina, il Campo Catalogo da cui questa storia ha avuto origine, la Fiera internazionale del peperoncino, e poi loro: il Diavolicchio calabrese, il Brazil, l’Habanero, il Trinidad, i veri protagonisti di Rieti Cuore Piccante. Il peperoncino sabino vive nelle parole dell’autore Stefano Mariantoni e nelle illustrazioni dell’artista Silvano Fagiolo. Ma non solo. A completamento di un progetto volto alla valorizzazione di questa varietà di capsicum nata nel territorio reatino, attraverso pagine intrecciate di storie e immagini, troviamo le ricette di alcune tra le eccellenze della enogastronomia locale. Anche in questo caso, il comun denominatore è il peperoncino sabino, utilizzato in varie declinazioni ma sempre come ingrediente principale delle ricette, a conferma della sua versatilità e ricchezza.
    • Autore: Patricia Giovannucci
    • Collana: Humor

    Luna, Andrea e Almudena sono le tre voci di questo libro.  Luna vive a Pescara, è una ragazza cinica e in preda alla sua personale scalata al successo professionale.

    Non ha mai creduto nell’amore fino al giorno in cui, per la prima volta, ha visto Andrea. Andrea è di Milano; giovane e bello, sta cercando il suo posto nel mondo. Un sognatore che a fatica prova a prendersi delle responsabilità.

  • ECCO IL PRIMO CAPITOLO, E' GRATUITO! Puoi scaricarlo qui ZEN E FUNAMBOLISMO primo capitolo
    • Autore: Andrea Loreni
    • Collana: Sircus
    • Dati: 2019, 116 pagine, brossura
    In Zen e funambolismo Andrea Loreni ci conduce in un viaggio alla ricerca di autenticità, di equilibrio, dell’essere altro-da- sé. È un diario in cui racconta la sua esperienza al Monastero Sogen-ji in Giappone, dove ha appreso l’arte della meditazione zen; è la storia del ritorno al Tempio in cui ha realizzato la traversata diventata poi documentario; è esperienza e sentimento dell’uomo e del funambolo e manuale pratico di funambolismo. L’autore ci accompagna in questo mondo fatto di cavi, funi e pratica koan con un linguaggio semplice e immediato. Tutto quello che accade sul cavo si trasforma in dialogo e condivisione. Ogni movimento del corpo diventa cibo per la mente, ogni passo è esplorazione, ogni mano tesa è spunto di riflessione sui temi della vita. In ogni sua traversata Andrea Loreni fa i conti con l’ostacolo più grande da superare: la paura. Il lettore partecipa al controllo e al superamento dei limiti del funambolo che non sono altro che i limiti di ciascun uomo: incertezza, solitudine, rischio e fallimento. La vita è come camminare sul filo: “I pensieri sono nuvole e noi cielo, le nuvole passano e vanno, il cielo rimane. Non possiamo non pensare, ma possiamo ascoltare i pensieri e lasciarli andare senza lasciarci trascinare”. Se acquisti questo libro riceverei una shopper di Funambolo edizioni in omaggio!
    • Autore: Filippo Cioni
    • Pagg: 60
    • Formato: 21x29,7
    • Disponibile anche in versione E-Book
    L'idea che ha generato questo libro è quella di agganciare lo studio delle chiavi antiche ad una esigenza che coinvolge molti musicisti: quella della Trasposizione, non solo un tono sopra o sotto (come si faceva per la prova di Trasporto cantato e per gli Strumenti in Re e Sib) ma anche una Terza Minore sopra o sotto (strumenti in Mib e La) ed una Quarta Giusta sopra o sotto (strumenti in Fa ed in Sol).
    • Autore: Irene Dell'Orco
    • Collana: Artes

    Questo libro, seppure centrato su Baj, è una originale e coraggiosa revisione critica della Patafisica, cioè di quella misconosciuta filosofia che è stata al centro di alcune delle più importanti avanguardie artistiche del Novecento.

    Nel corso della trattazione vengono alla luce temi e problemi di grande complessità, ancor oggi dibattuti dalla critica, per i quali vengono proposte, in maniera originale e rigorosa, alcune possibili soluzioni.

    Innanzitutto l’ interpretazione dell’opera di Alfred Jarry (la cui oscurità ha dato luogo, come per Kafka e altri autori del Novecento, a innumerevoli e infruttuosi tentativi di esegesi). L’autrice propone, in maniera originale nel panorama della critica, la chiave bergsoniana per l’accesso all’opera di Jarry e alla sua invenzione più rilevante: la Patafisica.

    • Autore: Roberto D'Angeli
    • Collana: Reate
    • Anno 2018, 124 pagine, brossura
    Con l’entrata in guerra dell’Italia il 10 giugno 1940, il regime fascista mise in atto l’articolata serie di provvedimenti legislativi per l’internamento sia dei civili appartenenti a Stati nemici e residenti nel regno, sia nei confronti di tutti quelli, italiani e non, ritenuti sospetti e pericolosi per il periodo bellico. Il campo di internamento di Farfa entrò ufficialmente in funzione nel giugno 1943 e avrebbe dovuto contenere 2700 persone. Il Ministero dell’Interno aveva ipotizzato di trasferirci buona parte degli internati a Ferramonti, il principale dei campi per ebrei. Nel settembre del 1943, quando alla notizia dell’armistizio il personale di guardia abbandonò le proprie postazioni, nel campo erano detenute circa cento persone, di cui molti ebrei stranieri, che si dettero alla fuga. Lasciato in stato di abbandono fino alla fine del conflitto, nel dopoguerra divenne un centro di raccolta profughi. Questo libro racconta la storia del campo fino alla sua dismissione. Il saggio è arricchito da documentazione originale, un’intervista e un’appendice sul campo per prigionieri alleati PG 54 ubicato nel 1942 nei pressi di Passo Corese (RI).
    • Autore: Gabriele Barbati 
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2020, 387 pagine, brossura
    Quante volte si cerca di piegare ad altro destino ciò che per sua natura è immutabile? Sono i primi anni Duemila, quelli dell’affermazione mondiale della Cina, delle Olimpiadi di Pechino e dell’emersione della società civile. Zeng Jinyan frequenta l’università del Popolo e lavora come volontaria con gli orfani dell’HIV-AIDS. Nelle aree rurali, la malattia ha ucciso migliaia di persone che per poter campare hanno venduto il proprio sangue in ambulatori mobili gestiti dalle autorità. Quando incontra Hu Jia, un attivista per l’ambiente e i diritti civili, la lotta per la democrazia di lui diventa la lotta di lei per proteggere quanto ha di più caro. Hu Jia è sotto continuo controllo della polizia segreta cinese, scompare per giorni, viene maltrattato, picchiato brutalmente, sbattuto in carcere. Zeng Jinyan lo difende, lo cerca, lo aspetta. Anche dopo essere diventata madre di una bambina che conoscerà il padre solo attraverso un vetro divisorio. Una storia di lotta e di amore. Ma dove è il limite tra l’amore incondizionato e la propria libertà? Una narrazione che attraversa la repressione cinese che porta ai Giochi del 2008, le proteste degli anni successivi e le vicende di altri dissidenti: Gao Zhisheng, Chen Guangcheng e il premio Nobel per la pace, Liu Xiaobo. Tutte persone che desiderano cambiare il Paese in cui sono nati. La Cina invece cambierà loro. Il romanzo è tratto da una storia vera.
    • Autore: Silvana Forniti
    • Collana: Reate
    • Dati: 2020, 295 pagine, brossura
    Il libro racconta l’esperienza dell’autrice che ha deciso per la prima volta nella sua vita di entrare nel settore politico-amministrativo come Sindaco di Mompeo, piccolo Comune sabino in provincia di Rieti, il paese dove è nata e dove vive, accettando l’invito di assumere un ruolo rivelatosi appassionante e impegnativo, anche dal punto di vista umano. Il profondo amore per Mompeo, il forte senso di appartenenza al territorio sabino e l’aiuto dell’esperienza professionale le hanno dato nel corso del mandato le motivazioni e la forza di portare a compimento l’incarico assunto e di raggiungere gli obiettivi prefissati. L’appendice contenuta nel testo vuole testimoniare il rispetto delle tradizioni e la volontà di salvaguardare la memoria storica e culturale del luogo, rappresentando Mompeo in tutti gli aspetti, del passato e del presente, che lo caratterizzano, per tramandare tale ricchezza alle generazioni che seguiranno. Il libro infatti è pensato soprattutto per i giovani che si troveranno a fare delle scelte per il proprio paese o per la propria città, perché sappiano costruirne il futuro basandosi sulla conoscenza della storia, sul rispetto della memoria e della tradizione e sull’esperienza di chi li ha preceduti, operando con amore e passione per il benessere comune, nella condivisione di intenti e di azioni. Tutto ciò è possibile, come scriveva Bertrand Russell: “Gli innocenti non sapevano che la cosa era impossibile, dunque la fecero”.
    • Autore: Stefano Mariantoni
    • Collana: Reate
    • Dati: , 120 pagg., con le illustrazioni originali, brossura
    È il libro più tradotto della storia. Oltre 253 lingue del mondo hanno dato vita a pianeti strampalati, ad elefanti dentro boa, a rose protette da campane di vetro. È “Il Piccolo principe”, l’opera – capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, ora anche nella trasposizione in dialetto reatino, grazie al lavoro e alla passione del giovane autore Stefano Mariantoni, il quale ha dato vita a “Lu principe piccirìllu”, edito da Funambolo Edizioni, con la prefazione di Luigi Ricci.
    • Autore: Abdellah Taïa 
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2020, 132 pagine, brossura
    Salé, vicino a Rabat. Metà degli anni '80. Un giovane adolescente, Abdellah, durante l'ora della siesta, è alla ricerca di un suo amico. Un gruppo di ragazzi lo aggredisce, lo insulta, tenta di violentarlo. Sta al gioco. Si sente morire. Scappa. Corre via da una società omofoba che vuole etichettarlo, lui che ha già conosciuto il desiderio omosessuale. Sarà la prima di quattro dolorose cadute in ognuna delle quali Abdellah si sentirà morire, piccole morti interiori, dalle quali ne uscirà più forte e consapevole di prima per correre verso il proprio sogno, diventare un regista. Corre via. È la sua unica forza, il suo unico modo per affrontare la violenza del suo Marocco e il turbinio di alcuni amori sbagliati.  Melanconia araba mostra il corpo e l'anima poetica di un giovane marocchino che inciampa nei virtuosismi del destino, muore in senso metaforico e rinasce, amputato ma più forte di prima. A Salé. A Marrakech. A Parigi. A Il Cairo. Taïa ripercorre le tappe di una educazione sentimentale rivisitando i luoghi della memoria, descrivendo lo scompiglio di un "io" nel mezzo di una battaglia, con uno stile intimo, incisivo, poetico. Un libro per palati fini, per chi ha voglia di scoprirsi, di piangere ma non fermarsi, per chi crede che dietro l'angolo ci sia sempre un'altra opportunità.
    • Autore: Francesca Dominici
    • Collana: Reate
    • Dati: 2017, 140 pagine, brossura

    «Ma dove vai?»  si sono sentiti chiedere più volte i tredici protagonisti di queste storie, tutti diversamente abili. Una domanda per molti retorica, che presupponeva una sola risposta: «da nessuna parte.»

    Invece, ciascuno di loro ha dimostrato che è possibile andare in capo al Mondo, in capo al proprio Mondo. Gabriele, con la sua gioia incontenibile a tempo di hip pop. Francesco, non vedente, che in bicicletta percorre i passi delle Dolomiti; Fabiana, affetta da sindrome di down, che pubblica un libro di poesie; Matteo, autistico, che affronta gli esami universitari, ce lo dimostrano e ci portano in quel luogo, neanche troppo lontano, dove è tutto straordinariamente possibile. Grandi persone, che hanno trasformato gli ostacoli in punti di partenza, riscrivendo la grammatica della vita: via i periodi ipotetici, avanti il presente e il futuro, che sono i tempi della realtà. In capo al Mondo  - Un viaggio, tredici storie, infinite possibilità è il racconto di chi ha scelto di non arrendersi di fronte alle difficoltà, trasformando gli ostacoli in punti di partenza. Erri De Luca firma la nota di accompagnamento al libro.

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    Sfide

    12,00
     
    • Autore: Marco Fuggetta
    • Collana: Reate
    • Dati: 2017, 176 pagine, brossura

    La speranza di una prospettiva migliore o la certezza di una crisi inarrestabile? Il futuro della provincia di Rieti e, più in generale, della zona centrale del nostro Paese è il tema portante del libro.

    Dalla sfida della ricostruzione post-terremoto alle nuove opportunità dell'area della logistica a ridosso della Capitale, dalle possibilità economiche legate alle risorse ambientali al rapporto con i territori limitrofi, il libro offre una panoramica su diversi dossier che il Reatino si troverà ad affrontare negli anni a venire, spesso come conseguenza di processi avviati ormai da decenni.

    Quale direzione intraprenderà il nostro territorio? Quale sviluppo stiamo perseguendo? Siamo davvero destinati al declino o possiamo risalire la china? Il libro, attraverso numerose interviste ai protagonisti della vita politica, sociale ed economica (tutte realizzate tra ottobre e dicembre 2016), offrirà al lettore la possibilità di maturare la propria risposta/opinione a queste e altre domande.

  • Con questo secondo libro l’autore ha scelto di raccontare la vita recente della comunità di Castelnuovo di Farfa, un borgo che fa parte di una terra meravigliosa, la Sabina. Un piccolo paese che offre una vita serena, in mezzo al verde degli olivi che ricoprono le colline di questa magica terra. Nel racconto sono presenti anche pezzi di storia e di vita del territorio reatino. Il primo obiettivo del libro era far conoscere e promuovere il borgo di Castelnuovo di Farfa con i suoi usi, la sua storia e la sua cultura.  Il secondo era far rivivere ai suoi cittadini ricordi di momenti felici e di successi del paese, allo scopo di far crescere la consapevolezza dell’importanza di vivere in una piccola comunità. Il libro è anche un invito ai paesi, come quelli della provincia di Rieti, a riannodare il filo e fare nostro il bisogno di ricucire il mondo attraverso la cultura della riconciliazione. 
  • Out of stock
    • Autore: Roberto Billi
    • Collana: Humor
    • Dati: 2016, 136 pagine, cucito filorefe
    Uno scrittore non scrittore, un paese piccolissimo incastonato su verdi colline, racconti e riflessioni irreali e surreali che si susseguono in un vortice di deliranti ragionamenti al limite estremo tra fantasia e realtà, tra pura invenzione e matrice autobiografica. Cadono gocce come se piovesse è un libro che racchiude in sé tanti piccoli racconti che allo stesso tempo seguono un unico filo conduttore, come tanti pezzi singoli e distinti che vanno a comporre un puzzle più complesso, un quadro più grande. Ogni storia si snoda sul filo che corre a cavallo tra malinconia e ironia, perché non può mai esistere l'una senza l'altra. L’autore ha la rara capacità di prendere la realtà di tutti i giorni, raccontarla in modo semplice e genuino fino a rovesciarla e rimescolarla per poi regalarcela con un punto di vista del tutto nuovo e originale. La porta è aperta, basta solo entrare e lasciarsi trasportare sulle ali della fantasia.
  • Out of stock
    • Autore: P. Nalle Laanela e Stacey Sacks
    • Collana: Sircus
    • Dati: 2016, 104 pagine, brossura

    In parte un manuale per i clown, in parte un racconto di storie.

    Il Manifesto del Clown contiene le esperienze, le teorie e i metodi dell’attore, regista, insegnante circense, Nalleslavski.

    Un libro per clown, commedianti, attori, musicisti, giocolieri, burattinai, maghi, artisti di strada e ballerini.

    • Autore: Stefano Mariantoni
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2022, 236 pagine, brossura
    Alberto Durante è ormai grande abbastanza quando inizia a fare i conti con una malattia subdola e con la vita che, seppur gentilmente, gli chiede indietro, pezzo per pezzo, tutto quello che s’è guadagnato. Diventa grande nel suo paese piccolo, Alberto. Lo fa balbettando, nel continuo confronto col fratello minore, si rifugia nelle parole, nei libri di Anna e nei suoi occhi grandi. Ha la strada segnata dal padre capomastro, ma se ne allontana per trovare sé stesso e per diventare uno dei tanti ferrovieri emigrati nella grande città, testimone e protagonista di un’Italia che cambia marcia nel dopoguerra. Costretto a tornare al paese, ecco il valzer delle badanti che non stanno dietro alla sua voglia di camminare, i libri in cui il filo si perde, gli inciampi, i sussulti e la leggerezza di un passato che è sempre presente. In tutta questa confusione, combatte a colpi di passi la condanna del dimenticare. S’aggrappa alle emozioni della sua storia, che rivive tutta nell’arco di ventiquattr’ore. E si sente ancora vivo, in questo giorno che sarebbe un peccato non raccontare. Stefano Mariantoni scrive un breve romanzo toccante e delicato, utilizzando, come pochi sanno fare, una prosa che di continuo strizza l’occhio alle forme più alte di poesia.  
  • Out of stock
    • Curatore: Giuseppe Manzo
    • Collana: Reate
    • Anno 2019, 167 pagine, brossura
    «La memoria batte nel cuore del futuro, è il patrimonio sul quale costruire il futuro dei nostri figli.» È quanto hanno sostenuto i rappresentanti reatini di CGIL e ANPI durante una celebrazione del Giorno della Memoria al Campo di Farfa. Con questo spirito, con la sede reatina dell’Ufficio Scolastico Regionale, fu condiviso nel 2018 il progetto di un concorso, con assegnazione di borse di studio, che aveva per tema la rievocazione storica degli episodi della Resistenza nel territorio reatino. Il Concorso nacque con l’obiettivo di favorire negli studenti il recupero della memoria delle leggi razziali e della lotta per la liberazione. Il successo della prima edizione convinse gli organizzatori a fissare l’esperienza in un libro, per divulgare i contenuti dei lavori realizzati e raccontare al tempo stesso il contesto storico nel quale le vicende narrate si inserivano. Lo scopo era anche quello di realizzare uno strumento agevole di lettura, destinato agli studenti e a coloro che non hanno ancora conoscenza dei fatti avvenuti nel territorio reatino. Il libro affronta infatti il tema del dovere della memoria attraverso le testimonianze degli ultimi superstiti della Shoah e racconta il sacrificio della popolazione e l’eroismo dei partigiani che furono riconosciuti nel 2005 con il conferimento alla provincia di Rieti di una Medaglia d’argento al merito civile. In particolare, si narra la storia di una giovane donna di origini reatine, Cleonice Tomassetti, che venne arrestata e fucilata nel giugno del 1944 a Verbania, sul lago Maggiore. Il libro è dedicato alla sua memoria.
    • Autore: Elisabetta Occhiodoro e Paola Corradini
    • Collana: Reate
    • Dati: 2022, 80 pagine, brossura
    Due donne si conoscono attraverso i social in uno dei momenti più bui di questo secolo. Si scrivono durante la notte, quando il sonno non arriva e la paura di ciò che non conoscono rende la vita ogni giorno più difficile. Poi l’incontro, l’abbraccio, il primo, quando stare vicini è di nuovo possibile. È da quell’abbraccio che inizia tutto: conoscersi, raccontarsi, scoprire la vita che hanno alle spalle dove il dolore della perdita è forte come la voglia di andare avanti. Elisabetta è una donna che ha fatto i conti con la morte, le ha camminato accanto da sempre, ma il sorriso è l’arma che ha per combattere la sofferenza e il vuoto. E racconta, scrive su fogli a quadretti la sua storia, rigorosamente in corsivo. Poi li invia a Paola chiedendole di rimettere insieme frasi e ricordi. Una sfida difficile, perché chi legge quelle parole scritte di fretta con la Bic blu, a volte nera, spesso cancellate e poi riscritte, si ritrova, si immerge in un dolore che anche lei si porta dietro da quando ha iniziato a ricordare. È un dolore diverso, perché nessun dolore è uguale all’altro, ma si riconoscono. E così, come un incisore che sa quanto sia facile sbagliare e distruggere ciò che sta creando, inizia a rimettere insieme frammenti di vita vissuta. La storia di Elisabetta, che poi è anche la sua. Questo libro non è un romanzo. Sono pagine rilegate insieme dove due donne si raccontano attraverso “frammenti” di vita. Per ricordarsi chi sono.
  • Gaijin

    15,00
    ECCO IL PRIMO CAPITOLO, E' GRATUITO! Per scaricarlo clicca qui Gaijin primo capitolo
    • Autore: Maximiliano Matayoshi
    • Collana: Vertigo
    • Dati: 2019, 248 pagine, brossura
    Quando in Giappone si vuole indicare una persona che viene dall’estero si usa la parola gaikokujin. Ma quando allo straniero ci si riferisce con  pregiudizio, allora si usa il termine gaijin, una “persona esterna”, un estraneo. Di gaijin è piena l’isola di Okinawa, che nel 1950 soffre le sciagurate conseguenze della guerra e la massiccia occupazione militare Statunitense. È questo il contesto che obbliga Kitaro, appena tredicenne, a lasciare la mamma e la sorella Yumie. Con il denaro guadagnato, la madre gli compra un documento d’identità e un biglietto di terza classe a bordo della Ruys. Solo, affronterà il viaggio che dal Giappone lo condurrà in Argentina. Di nuovi stranieri ne incontrerà lungo tutta la traversata: ricchi gaijin cinesi imbarcati in prima classe; l’equipaggio, composto principalmente da gaijin europei facili da corrompere; gli schiavi che sulle coste d’Africa sono costretti a condizioni di lavoro atroci. Poi lo sbarco in Argentina e con esso il frantumarsi della propria identità. Scoprirsi straniero agli altri e infine persino a se stesso. Gaijin è un libro che parla dell’altro e del tortuoso universo di immaginari che ne definiscono i tratti. Raccontato nel miglior stile nikkei, per l’austerità del linguaggio e la narrazione asciutta, Gaijin è anche un romanzo di formazione che ci suggerisce di non indugiare sul passato e ci invita invece a guardare oltre lo sconforto. Con questo romanzo Maximiliano Matayoshi riesce a commuovere, rivelandoci la complessa condizione del migrante che allora, come oggi, difficilmente riesce a sentirsi davvero a casa.   Se acquisti questo libro riceverei una shopper di Funambolo edizioni in omaggio!
  • Out of stock
    • Autore: Valentina Colarieti Tosti
    • Collana: Reate
    • Anno 2018, 121 pagine, brossura
    In 101 motivi per visitare Rieti ci sono Ninfe e Imperatori, fantasmi e diavoli, Papi e Lu Papittu, Sante e Dee. Attraverso la Storia, le fonti letterarie, i miti e quanto si tramanda oralmente di generazione in generazione, l’autrice conduce alla scoperta dei siti più incantevoli del reatino. Conoscere la storia e le leggende di questi luoghi può trasformare la visita in una avventura ricca di immagini del passato e bellezze da scoprire. I colori delle valli, sfumati dalle nebbie invernali e accesi dal sole in estate, rimangono impressi nella mente di tutti quelli che visitano per la prima volta il reatino. Laghi, montagne, cascate, paesini arroccati e feste di paese. A un passo dalla Capitale, il territorio della provincia di Rieti è stato per decenni invisibile agli occhi dei turisti, magicamente nascosto da un incantesimo come per il mito di Shangri-la: affrettatevi a entrare nel varco che si è aperto, potreste conoscere una terra incantata.

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