- Autore: Elisabetta Occhiodoro e Paola Corradini
- Collana: Reate
- Dati: 2022, 80 pagine, brossura
Due donne si conoscono attraverso i social in uno dei momenti più bui di questo secolo. Si scrivono durante la notte, quando il sonno non arriva e la paura di ciò che non conoscono rende la vita ogni giorno più difficile. Poi l’incontro, l’abbraccio, il primo, quando stare vicini è di nuovo possibile. È da quell’abbraccio che inizia tutto: conoscersi, raccontarsi, scoprire la vita che hanno alle spalle dove il dolore della perdita è forte come la voglia di andare avanti.
Elisabetta è una donna che ha fatto i conti con la morte, le ha camminato accanto da sempre, ma il sorriso è l’arma che ha per combattere la sofferenza e il vuoto. E racconta, scrive su fogli a quadretti la sua storia, rigorosamente in corsivo. Poi li invia a Paola chiedendole di rimettere insieme frasi e ricordi.
Una sfida difficile, perché chi legge quelle parole scritte di fretta con la Bic blu, a volte nera, spesso cancellate e poi riscritte, si ritrova, si immerge in un dolore che anche lei si porta dietro da quando ha iniziato a ricordare. È un dolore diverso, perché nessun dolore è uguale all’altro, ma si riconoscono.
E così, come un incisore che sa quanto sia facile sbagliare e distruggere ciò che sta creando, inizia a rimettere insieme frammenti di vita vissuta. La storia di Elisabetta, che poi è anche la sua.
Questo libro non è un romanzo. Sono pagine rilegate insieme dove due donne si raccontano attraverso “frammenti” di vita. Per ricordarsi chi sono.